I'M OLD AND SLOW, PLEASE DON'T HONK - L'AVVENTURA CANADESE - 30 maggio-Alessandria - recensione

Non si può negare che andare liberi ci renda euforici”. La citazione è tratta da “Into the wind”, film che narra un’avventura itinerante, ma soprattutto esistenziale, in Canada, nelle terre selvagge. Laura Bombonato e Gianluca Barbieri raccontano la loro avventura canadese, durata mesi ed evolutasi in modo sorprendente, regalando loro conoscenze e scoperte. La narrazione è faceta e i due protagonisti parlano, mostrano immagini, disegnano il loro percorso da Vancouver alle montagne rocciose su un foglio e cantano canzoni degli alpini. La colonna sonora è il mezzo di sussistenza adottato per autofinanziare il viaggio e, proprio questi canti a noi così familiari, sono stati apprezzati in Canada, per lo più da abitanti con origini italiane, in un contesto dove i musicanti di strada sono valorizzati come bene prezioso. Le avventure di Laura e Gianluca scorrono come un intreccio romanzesco e appaiono naturali e straordinarie. Le persone conosciute che li hanno ospitati, il plauso che hanno suscitato e i concerti che hanno tenuto sono così entusiasmanti da conquistare il cuore e la mente come una favola bella e vera. La narrazione è tanto varia, strutturata e dotata di ritmo e regia, da non sfociare nella semplice descrizione e, al contempo, appare così naturale e intima, grazie anche al contesto amichevole del “Fatto bene una volta”, da non avere nulla di artificioso. Il tono scherzoso attraversa tutta l’avventura, eppure trapela un percorso volto alla scoperta continua, per nulla superficiale, ma tesa a fare tesoro di ogni amicizia e di ogni novità. Si ride molto, ma l’atmosfera è di sospensione e di desiderio, sia di ascoltare ancora, sia di emulare , almeno in piccola parte, un’esperienza bella e libera da ogni condizionamento, tale da rendere euforici ed autentici.
Uno spettacolo anticonvenzionale, divertente, giocato su ricordi, emozioni e aneddoti vissuti, ritmato dalle tappe di un diario di viaggio e dalle canzoni alpine che hanno riscontrato un successo straordinario in un luogo così lontano da noi.
Il pubblico, anche questa volta molto numeroso al “Fatto bene una volta”, ha viaggiato con i protagonisti, travolto dalla loro simpatia. L’effetto è stato di sospensione tra la narrazione, il canto e la spontaneità nel descrivere l’improvvisazione che caratterizza la vera avventura. Un percorso e una scoperta anche per lo spettatore.  Veramente bravi i protagonisti nel loro ruolo inedito di “cantanti di strada”, che ha rivelato anche questo loro talento.

Un’altra serata di evidente successo della rassegna “Voglia di teatro” al “Fatto bene una volta”. Aspettiamo il prossimo giovedì.

Nicoletta Cavanna

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