10 e 11 luglio 2015 Vivaldi e l'orchestra femminile Italiana per un giardino incantato (Villa ottolenghi Acqui Terme) e per una magnifica basilica (Quargnento, Alessandria)

Un concerto davvero imperdibile quello che venerdì 10 luglio alle 21.30, vede l'Orchestra Femminile Italiana protagonista in uno dei più suggestivi scenari del Piemonte.  Siamo infatti a Villa Ottolenghi a Borgo Monterosso, nei pressi di Acqui Terme (AL), contemporaneamente, una villa, una vigna e un giardino incantato, ricco di spazi incantati che richiamano le villeggiature dei nobili di un tempo. Per questa perfetta cornice di delizie un'orchestra altrettanto particolare: l'Orchestra Femminile Italiana  diretta dal Maestro Roberto Giuffrè, che ha ideato un programma molto ispirato dal "genius loci" e tutto incentrato proprio sulla natura in un curioso confronto tra le "stagioni" quelle celeberrime di Antonio Vivaldi e quelle non meno intense di Astor Piazzolla.   Programma reso ancora più prezioso da eccezionali solisti. Con l'ulteriore curiosità che si tratta di padre e figlio entrambi violinisti: Joaquin Palomares - Joaquìn Pàll Palomares violini.

 

Particolare altrettanto armonico in questo contesto singolare: questa orchestra formata da concertiste internazionali sarà collocata al centro del "patio della Bagnante" pertinenza degli Studi degli artisti della residenza, che si affaccia sui giardini e sulla vasca della nota scultura del "Tobiolo" di Arturo Martini, dove fino al 12 luglio, sarà possibile visitare la mostra di installazioni galleggianti di Irena Mantello Beltrami.  Uno sforzo organizzativo notevole reso possibile grazie alla collaborazione con MiBACT, Regione Piemonte, Fondazione Live Piemonte dal Vivo e al contributo della Provincia di Alessandria, Comune di Acqui Terme, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Fondazione CRT e Camera di Commercio di Alessandria

 

Hanno davvero poco bisogno di presentazioni le Stagioni, ovvero i concerti per violino e orchestra racchiusi nel Il cimento dell'armonia e dell'inventione e pubblicati ad Amsterdam nel 1725.  Ciascun concerto de "Le Quattro Stagioni" si divide in tre movimenti, dei quali due, il primo e il terzo, sono in tempo di Allegro o Presto, mentre quello intermedio è caratterizzato da un tempo di Adagio o Largo, secondo uno schema che Vivaldi ha adottato per la maggior parte dei suoi concerti. Si tratta di un tipico esempio di musica destinata a dipingere la natura, cioè di composizioni a carattere prettamente descrittivo. Ad esempio, l'"Inverno" è dipinto spesso a tinte scure e tetre, mentre l'"Estate" evoca l'oppressione del caldo, oppure una tempesta nel suo ultimo movimento. I quattro concerti delle Quattro Stagioni sono accompagnati da altrettanti sonetti descrittivi, forse scritti da un poeta anonimo o forse dallo stesso Vivaldi.

Composte 250 anni dopo tra il 1965 e il 1970 «Las cuatro estaciones porteñas» (cioè del porto di Buenos Aires), sono molto lontane dai colori brillanti e dai leggiadri equilibri del barocco veneziano.  Come tutte le composizioni di Piazzolla anche queste sono pregne dello struggimento insito nel ritmo del tango.

Sembra di vederla Buenos Aires sferzata dai venti dell'atlantico, accarezzata dalla primavera o nella canicola estiva, ma non sono mai cartoline perché è facile immaginarsi il quadro pervaso da un lento movimento fatto di sensualità e danzatori. 
Dopo concerto degustazione dei vini Dominio Borgo Monterosso. Ingresso € 10, ridotto under 18 € 5.

 

Il giorno seguente, Sabato 11 luglio l'Amministrazione Comunale di Quargnento (AL), presenterà, uno splendido connubio tra musica arte ed enogastronomia. L'Orchestra Femminile Italiana, sempre diretta dal Maestro Roberto Giuffrè, replicherà infatti, nella Basilica di San Dalmazio (unica basilica della provincia di Alessandria) in piazza I Maggio alle ore 22.00.  Prima del concerto, alle ore 20.00  sarà possibile gustare la "Cena Spagnola sotto le stelle" organizzata dalla Pro Loco Quadrigentum, nella sede della Pro Loco – via Roma n.9 – con locale  climatizzato.

 

 

 

JOAQUIN PALOMARES - Violino

È considerato dalla critica musicale uno dei migliori violinisti spagnoli del nostro tempo. Diplomato in violino e musica da camera con menzione speciale nei Conservatori di Valencia e Bruxelles sotto la guida di Alos, Leon-Ara, Kleve, de Canck e van den Doorn, ha completato la sua formazione con i virtuosi V. Klimov, D. Zsigmondi e A. Rosand (erede della Scuola di Auer, Heifetz e Zimbalist) dai quali apprende uno stile romantico-virtuoso riconosciuto dalla critica nazionale.

El País ha scritto di lui: "Violinista dalla tecnica straordinaria, dal suono potente ed incisivo, che ha imposto in ogni momento l'indiscutibile legge del virtuoso"; lo Stuttgarter Zeitung lo ha definito "Un poeta-virtuoso con temperamento latino".

Con il debutto come solista a soli 15 anni nel Concerto per Violino di Beethoven e la partecipazione, un anno più tardi, al Flesh Violin Competition di Londra, inizia una carriera artistica che lo ha portato nelle migliori sale d'Europa e del Giappone: Konzerthaus di Vienna e Oslo, Auditorio Nacional, Teatro Real, Palau, ecc. Si è esibito con le orchestre più prestigiose quali Orchestra Nazionale di Spagna, RTVE, Mozart Orchester di Vienna, Vir tuosi della Filarmonica di Berlino, Orchestre da Camera di Lodz e di Venezia, e con direttori come Maazel, Jurowski, Chernouschenco, partecipando ai Festival di Santander, Granada, Spoleto, Avignon, Montecarlo. Collabora regolarmente con musicisti come J. Levine, B. Canino, A. Rosand, R. Aldulescu, C. Delangle e F. Petracchi.

Ha realizzato moltissime registrazioni, ottenendo la candidatura ai Premi Gramófono 1999 con un cd su Milhaud. Le incisioni più recenti sono dedicate ai Concerti per violino e orchestra di Beethoven, Hindemith, Chausson, Serebrier e Montesiones e hanno ricevuto grandi elogi dalla critica specializzata. A soli ventidue anni ha ricoperto la cattedra al Conservatorio di Barcellona e, dal 1985, insegna al Conservatorio Superiore di Murcia.

Tiene regolarmente masterclass al Conservatorio Reale di Musica di Bruxelles, al Conservatorio di Reykjavik e nella maggior parte dei Conservatori spagnoli.

Suona un violino Nicolaus Gagliano (Napoli, 1761) ed un Roberto Regazzi (Bologna, 2003).

 

Joaquín Páll Palomares - violino

Ha iniziato lo studio del violino all'età di sei anni sotto la guida dei genitori Unnur Pálsdóttir e Joaquín Palomares. Nel 2008 è entrato nella prestigiosa Hochschule für Musik Hanns Eisler di Berlino con il professor Ulf Wallin.

Ha seguito corsi di perfezionamento con Guðný Guðmundsdóttir, Sigrun Eðvaldsdóttir, Joaquín Palomares, Roland Vamos, il Trio di Cracovia, Raquel Pino, Danwen Jiang, Pekka Kuusisto, Nicolaj Znaider, Gilles Apap, suonando sotto la direzione di Sir Simon Rattle.

E'stato concertino dei primi violini in varie orchestre giovanili in Islanda, membro della Orkesten Norden e della Iceland Symphony Orchestra vincendo inoltre il Terzo Premio al Concorso Internazionale di Copenaghen.

Attualmente è membro dell 'Orchestra da Camera di Randers in Danimarca. 

 

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